Io NON sono Charlie Hebdo! La si
finisca di difendere questi cialtroni! I giornalisti e i vignettisti
di Charlie Hebdo NON sono eroi della libertà di informazione come
vogliono apparire! Innanzitutto, bisogna ricordarsi che ci sono voci
abbastanza affidabili, secondo le quali la rivista sarebbe stata
acquistata dai
Rothshild..http://www.rischiocalcolato.it/2015/02/charlie-hebdo-le-coincidenze-ebraiche-di-maurizio-blondet.html.
Inoltre, è una assoluta menzogna,
quella, secondo la quale Charlie Hebdo avrebbe fatto satira,
indistintamente su tutte le religioni. La religione ebraica non è
stata quasi mai oggetto di satira (forse per il Sionismo di alcuni
dei suo redattori e della proprietà), ed anzi in uno dei pochi casi,
un vignettista di nome Maurice Sinet venne licenziato per
"antisemitismo", a fronte di una battuta innocua sulla
ebraicità della fidanzata di Sarkozy junior.
http://www.nextquotidiano.it/sine-vignettista-licenziato-charlie-hebdo-per-antisemitismo/.
Inoltre, non bisogna dimenticare ciò
che accadde nel 2000 alla giornalista Mona Chollet, che venne
licenziata per aver protestato contro le dichiarazioni di un suo
collega del Charlie Hebdo, Val che aveva definito i Palestinesi "non
civilizzati http://lmsi.net/L-opinion-du-Patron.
Premesso, che ci sono delle mancanze da
parte dello Stato Italiano e qualora non ci fossero state, i danni
del terremoto sarebbero stati minori; ma chi li autorizza ad
irriderci? Chi autorizza vignettisti, cittadini di uno Stato che si
fa fare attentati da falsi gelatai, che la fanno in barba a decine di
poliziotti; a denigrarci e deriderci? Era proprio necessario calcare
la mano su un episodio del genere, in cui sono morti circa 300
INNOCENTI? La Satira deve avere un suo limite, a maggior ragione la
satira di quelli che prendono solo determinate categorie come
bersaglio e non altre (gli Ebrei Sionisti) per intuibili motivi.
L'ulteriore "spicchio" di
ipocrisia attorno al famigerato Charlie Hebdo, la si può rinvenire
nei social networks; Tommaso Longobardi, un utente Facebook, ha
pubblicato una vignetta che deride Charlie Hebdo come "risposta"
alla pessima vignetta sul terremoto di Charlie Hebdo..
Inutile dire come tale vignetta gli sia
stata subito rimossa...
Oltre alla ipocrisia che pervade
l'operato di tale rivista di "satira", bisogna soffermarsi
anche sull'eventuale ruolo che è stato dato a Charlie Hebdo nel
processo di mondializzazione.
A gennaio 2015, la moda dei "je
suis" partì proprio con Charlie Hebdo, tutta la stampa radical
chic ed atlantista concentrò tutti i suoi sforzi per far apparire
tale attentato come "scontro di civiltà", scontro tra
cattivoni islamici e buoni laicisti e libertari, Islam contro
Occidente.
Il disegno, anche a fronte dei Soros
leaks, appare abbastanza chiaro: creare guerre di religione al fine
di rendere più accettabile l'idea di una religione ecumenica,
mondiale, una religione necessaria per instaurare il famigerato Nuovo
Ordine Mondiale.
Io non sono Charlie Hebdo, non sarò
mai solidale con un giornalaccio pedina del mondialismo.
Piuttosto #jesuisTommasoLongobardi
censurato da Facebook che censura la sua vignetta ma,
paradossalmente, non quella di Charlie Hebdo
Nessun commento:
Posta un commento